Quale psicoterapia scegliere?

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Le metodologie terapeutiche alla base di un intervento di aiuto psicologico sono diverse e spesso ci si chiede quale psicoterapia scegliere, quale tipo di psicoterapia si adatta meglio a come siamo e alla difficoltà che stiamo vivendo.

Molte sono le scuole che, anche in Italia, nate da approcci teorici diversi. Diciamo subito che non c’è una scelta giusta o sbagliata a priori: in generale, è possibile dire che gli approcci principali sono 2, rappresentati dalla Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale e dalla Psicoterapia Psicodinamica.

Da queste due grandi tradizioni discendono poi numero approcci diversi che, però, sono sempre riconducibili ad una delle modalità di concepire la mente e l’intervento terapeutico.

La Psicoterapia Breve Integrata utilizzata in Fondazione Benefattori Cremaschi

Il Servizio di Psicologia e Psicoterapia operativo presso il presidio di Via Kennedy – e aperto a tutti i cittadini, non solo anziani o caregivers – si basa su una metodologia breve e focale dal momento che procede secondo obiettivi esplicitati e condivisi con il cliente, nel “qui e ora”, dunque realizzando il cambiamento in tempi contenuti.

Questo approccio è detto anche Integrato poiché contempera in modo flessibile e individualizzato approcci metodologici diversi; si avvale principalmente di tecniche afferenti al metodo cognitivo-comportamentale (consapevolezza emotivi e pensieri disfunzionali), ma anche all’approccio psicodinamico (elaborazione dei conflitti).

Focale poiché il focus è il problema psicologico prioritario alla base del disagio dell’individuo, obiettivo dell’intervento in un’unica fase o, in casi di particolare difficoltà, in una sequenza di fasi.

Il quadro teorico di riferimento comprende le teorie freudiana e postfreudiana, la teoria cognitivo-comportamentale da A. Beck, il contributo delle teorie evolutive, del ciclo di vita e la teoria della integrazione funzionale di G.C. Zapparoli, modelli da utilizzare singolarmente o in un approccio integrato.

L’estrema flessibilità dell’intervento consente di raggiungere buoni risultati sia nel trattamento di difficoltà legate ad una fase particolare della vita (es. problemi sul lavoro, insoddisfazione personale, lutti, difficoltà coniugali e separazioni, difficoltà negli studi, etc..), che nella gestione di situazioni critiche che perdurano da tempo (es. difficoltà relazionali, crisi di rabbia, depressione, stati d’ansia, attacchi di panico, etc..). Terapeuta e paziente sono alleati per il raggiungimento degli obiettivi concordati. Particolare attenzione è legata alla fase di vita che la persona sta attraversando, alle esigenze e priorità che riferisce ed ai suoi bisogni specifici.

Punti di forza del trattamento Breve Integrato

Oltre ad utilizzare entrambi gli approcci delle due Scuole principali sopra citati, alla domanda ‘Quale psicoterapia scegliere?’, la Psicoterapia Breve Integrata risponde con alcuni criteri che sono quelli di:

accessibilità (possibilità per tutti di accedere ad un trattamento il più possibile breve, in funzione dei propri bisogni);
sostenibilità (offerta di un servizio a tariffe agevolate, dove è possibile concordare anche un prezzo a ‘pacchetto’);
qualità (il trattamento è condotto secondo un modello preciso fondato su una teoria e una tecnica che poggiano sull’esperienza clinica e su standard internazionali).

Per quali disturbi è indicata la psicoterapia Breve Integrata?

La Terapia Breve Integrata viene indicata quando ci troviamo ad affrontare disturbi psicologici, problemi di relazione e disturbi psico-fisici, dove pensieri inconsci e stati emotivi si fanno sentire attraverso la salute fisica. Migliorando velocemente la comunicazione è indicata per i problemi di relazione che, comunque, si ritrovano quasi sempre anche nelle altre due categorie di disturbi.

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